Con i giochi mobile Nintendo fatica

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Nintendo ha annunciato che Dragalia Lost verrà presto chiuso, dopo l’arrivo del capitolo conclusivo della storia principale previsto il prossimo luglio. È il secondo gioco mobile di Nintendo che viene chiuso in pochi mesi dopo Dr. Mario World (novembre 2021).

L’attuale catalogo mobile di Nintendo comprende giochi come Fire Emblem Heroes e Animal Crossing: Pocket Camp. Negli ultimi due anni ha aggiunto solo Pikmin Bloom, sviluppato su licenza da Niantic (creatore di Pokémon Go).

In altre parole, il focus di Nintendo sul mobile, già fiacco, si sta indebolendo perché non ha portato ai risultati auspicati e nel frattempo il business principale (le console e i videogiochi per console) è fiorito di nuovo.Fra aprile e dicembre 2021, dal mobile Nintendo ha generato 326 milioni di dollari, il 5% in meno rispetto allo stesso periodo nel 2020 e il 3% delle vendite totali, secondo i dati finanziari più recenti.

Dragalia Lost è l’unica proprietà originale che Nintendo ha creato per il mercato mobile. Fire Emblem Heroes e Animal Crossing: Pocket Camp sono il risultato della collaborazione con la società giapponese DeNA, specializzata in giochi mobile, con i marchi forniti su licenza e nati su console.Il debutto di Nintendo su mobile è datato 2016, anno molto diverso da quello attuale:

  • sul mercato c’erano Wii U (la console meno venduta della società) e 3DS;
  • non sapevamo niente di ciò che sarebbe diventata Nintendo Switch;
  • soprattutto, non era scontato che una nuova console di Nintendo avrebbe avuto successo.

Puntare sul mobile non era solo un’opportunità: era diventato necessario.

Oggi, con Nintendo Switch che ha venduto 103 milioni di unità e giochi come Mario Kart 8 Deluxe e Animal Crossing: New Horizons che hanno registrato record di vendite per le rispettive serie, il mobile è meno interessante per Nintendo.

“Ecco dove ci troviamo al momento – e in un certo senso, la storia di Dragalia Lost riflette la storia di Nintendo e il mobile” ha scritto Rob Fahey su GamesIndustry. “Ciò che aveva senso nei giorni bui della fine dell’era Wii U è diventato sempre meno rilevante man mano che la società ha riguadagnato una posizione di peso con Switch – e le lezioni imparate nel frattempo probabilmente cambieranno l’atteggiamento di Nintendo verso il mobile permanentemente”.