I videogiochi in Italia quanto valgono rispetto al resto d’Europa?

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

L’Italia è il secondo mercato videoludico in Europa per crescita, ma è ancora lontano dai fasti di Regno Unito, Francia e Germania. Una breve comparazione fra i rapporti promossi dalle rispettive organizzazioni – IIDEA per l’Italia, UKIE per il Regno Unito, SELL per la Francia, GAME per la Germania e AEVI per la Spagna – mostra una serie di elementi comuni, in primis l’aumento della spese per l’hardware e la decrescita di quello per il software su console e PC, ma anche alcune divergenze.

I ricavi, in breve (fra parentesi la crescita su base annua):

  • Spagna: 1,795 miliardi di euro (+2,75%)
  • Italia: 2,243 miliardi di euro (+2,9%)
  • Francia: 5,6 miliardi di euro (+1,6%)
  • Regno Unito: 8,4 miliardi di euro (+1,9%)
  • Germania: 9,8 miliardi di euro (+17%)

Nel 2021 in Italia sono stati spesi 2,243 miliardi di euro, con una crescita del 2,9% rispetto al 2020. Il calo delle vendite del software pacchettizzato e di quello digitale su PC e console è stato bilanciato dalla vendita dell’hardware e dalle app mobile.La crescita della spesa per l’hardware, spinta in particolare dalla domanda verso PlayStation 5 e Xbox Series X|S, è stata registrata in tutti gli altri principali Paesi europei:

  • in Francia, dove il software è calato sia su PC e console (-11%) sia su mobile (-1%), l’hardware è salito del 22%. Gli abbonamenti sono l’unica categoria del software che è cresciuta (+13%);
  • nel Regno Unito, la spesa per l’hardware console è cresciuta del 32,9% su base annua, mentre quasi tutte le categorie del software sono calate, salvo il mobile che è rimasto stabile rispetto al 2020;
  • in Spagna, è salita la spesa per l’hardware e per il software, nonostante in termini quantitativi siano state venduti meno console, meno PC e meno videogiochi;
  • in Germania tutte le categorie sono cresciute, dal software dall’hardware. Entrando nel dettaglio, però, gli acquisti in-app (+30%) hanno controbilanciato il calo delle vendite dei videogiochi (-9%) e delle sottoscrizioni (-11%). Fra le categorie dell’hardware, le console hanno registrato la crescita maggiore (+23%), ma per ricavi gli accessori per PC, che includono anche i monitor, rappresentano la quota maggiore (1,506 miliardi di euro su 3,589 miliardi).

Impressiona soprattutto la crescita della Germania, che già nel 2020 aveva registrato una crescita annuale del 32%.

Ognuno dei Paesi stila il rapporto in maniera leggermente diversa (l’UKIE, per esempio, non cita il numero di persone che hanno giocato ai videogiochi nel 2021), ma è comunque possibile tracciare alcune tendenze:

  • la domanda di PS5 e Xbox Series X|S è stata una delle spinte più forti per l’accelerazione del mercato;
  • si sono mediamente venduti meno giochi rispetto al 2020 (cioè nel primo anno della pandemia). Da questo punto di vista, però, bisogna tenere da conto il rinvio di molti giochi, come Elden Ring, Gran Turismo 7 e Horizon Forbidden West, e che nel 2020 giochi come Animal Crossing New Horizons e The Last of Us Parte 2 hanno attirato l’attenzione;
  • il mobile ha tenuto molto di più rispetto al software per PC e console.