I numeri di Halo Infinite sono in calo

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I numeri di Halo Infinite pubblici sono tutti in calo. Ad averlo fatto notare è Paul Tassi di Forbes, che ha usato le metriche accessibili da chiunque su Twitch, sul Microsoft Store e su Steam per evidenziare come Halo Infinite, la cui modalità multigiocatore è disponibile da novembre 2021, dopo pochi mesi sembri già in difficoltà: 

  • su Steam la media dei giocatori di febbraio 2022 è stata di 11.690 giocatori; a gennaio erano 23.403, circa un quinto di quelli attivi a novembre (102.732) e negli ultimi trenta giorni è di 7.257 persone;
  • su Twitch i video sul gioco raccolgono meno di 1.000 spettatori alla volta (305 mentre scrivo queste righe);
  • sul Microsoft Store è il dodicesimo gioco più giocato su Xbox, superato da titoli meno recenti come Call of Duty: Modern Warfare, GTA 5, Destiny 2 e Rainbow Six Siege, oltre che popolari giochi come Fortnite, Apex Legends e Roblox.

Non tutti questi numeri sono di per sé negativi: Halo Infinite su Xbox è comunque più giocato, per esempio, di Call of Duty Vanguard o PUBG.La scarsa popolarità su Twitch potrebbe essere giustificata da una cadenza dei nuovi contenuti ancora da regolare oppure dalla complessità, per 343 Industries, nell’inquadrare Halo Infinite – che da certi punti di vista è molto tradizionale – in un mercato dei giochi online che è molto diverso da quello di Halo 5: Guardians: che richiede contenuti di un certo tipo, più regolari, eventi e crossover per continuare a far tornare le persone a giocare.

In ogni caso, i giochi online nascono con l’intenzione di essere longevi: casi come Final Fantasy 14 e Rainbow Six Siege servono a dimostrare che con un programma intelligente di modifiche, aggiornamenti e contenuti si può correggere il tiro e rimediare a un lancio difficile.

Alcune settimane fa, 343 Industries ha riferito che non riuscirà a pubblicare la campagna cooperativa a maggio come previsto. Inizialmente avrebbe dovuto essere introdotta in concomitanza con l’inizio della seconda stagione, fissato per il 3 maggio; ma “la realtà è che ci vorrà più tempo”, ha spiegato l’azienda in un aggiornamento sul blog