EDITORIALI

Una scelta diversa

È possibile non continuare a inseguire il fotorealismo se significa avere processi produttivi più sani per tutte le persone coinvolte?

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Giochi che “fanno discutere”

Unrecord è l’esempio più recente di giochi che vogliono evitare ogni discussione pur rappresentando, con la loro esistenza, spunti di discussione.

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Titoli sbagliati

Un articolo su Variety fa capire perché la cronica mancanza di persone specializzate nei videogiochi nelle redazioni è un problema.

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IA, IA ovunque

Sempre più aziende di videogiochi annunciati strumenti e progetti basati sull’Intelligenza Artificiale, spesso esagerando un po’ la portata.

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Non è solo questione di soldi

Supportare i videogiochi a livello istituzionale dev’essere anche finalizzato al concepimento di opere slegate dall’ottica commerciale.

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Conoscere la storia

Gioventù Ribelle è stato…qualcosa per l’industria italiana dei videogiochi, che pur ritenuta giovane ha oltre trent’anni.

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Il peso della tossicità

Che c’è e si sente e per due persone su tre che lavorano nel settore videoludico rappresenta un problema “serio” o “molto serio”.

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Il dilemma da risolvere

Inseguire le tante uscite di videogiochi è difficile e crea grande frustrazione. La soluzione: smettere di farlo.

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Come reagire ai remake

Gli annunci di nuovi remake vengono accolti in modo divisivo. Ma in base a cosa si stabilisce se un remake serve o no?

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Potevamo saperlo prima

Spesso le sorprese vengono solo spacciate come tali: e invece sono il risultato di un percorso fatto di piccoli passi.

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Un pubblico rognoso

Cioè quello che oltre a seguire gli annunci segue anche tutte le vicende dietro le quinte, molte volte arzigogolate.

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Le cose sono cambiate

Il rapporto fra le aziende e i siti di informazione non è più quello di una volta e le prime hanno sempre meno bisogno dei secondi.

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Cos’è un “gamer”?

Un’etichetta che vive soprattutto per finalità di marketing e che rappresenta una misura quantitativa fuorviante.

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Qui e adesso

La comunicazione dell’industria videoludica è fortemente incentrata sul “qui e ora”: credere del tutto alle aziende non è il caso.

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Questione di scelte

Oggi è possibile fruire dei videogiochi con facilità e spesso senza pagare. La scelta più difficile è non giocare: perché tanti non giocano?

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Avanti e indietro

Per capire dove sta andando l’industria videoludica e comprendere le recenti operazioni bisogna avere una duplice prospettiva.

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Piaccia o meno

L’interconnessione fra editori, embarghi e le persone che li firmano è uno degli aspetti più ramificati della stampa specializzata.

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La balenottera

L’operazione da 69 miliardi di dollari di Microsoft ha palesato l’enorme potere economico di una multinazionale di tale calibro.

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La giusta percezione delle cose

Take-Two acquisirà Zynga per 12,7 miliardi di dollari: mai così tanto è stato speso per un’operazione finanziaria nel mondo videoludico.

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Adattarsi al mercato

Secondo Bloomberg, Sony unirà PlayStation Plus e Now in un solo abbonamento. Niente più di una riorganizzazione di quanto già c’è,.

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L’importanza del rispetto

È importante che chi fa giornalismo non cessi mai di rispettare il lavoro altrui, anche – – e soprattutto – quando è chiamato a giudicare.

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Il problema siamo noi?

Quella che poi si è rivelata una battuta di Paolo Mieli a 24 Mattino ha generato scompiglio fra i giocatori, senza motivo evidentemente.

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Prima o poi ci si azzecca

La nuova Nintendo Switch non è il modello di cui si è parlato per tanti mesi. Ciò probabilmente non farà cessare le indiscrezioni.

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E3: fra sogno e realtà

Il sogno è quello di avere annunci eclatanti a ogni occasione. La realtà è una fotografia distorta di un’abitudine difficile da estirpare.

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Ce n’è da crescere

Il mercato dei videogiochi in Italia può sembrare grande in senso assoluto. Se rapporto ad altri è molto diverso.

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L’onda del momento

L’arrivo di God of War e Gran Turismo 7 su PS4 e su PS5 è la dimostrazione che è meglio non fidarsi delle parole delle aziende.

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