L’assurda situazione dei videogiochi di Sonic

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto un ulteriore esempio di quanto sia complicato preservare i giochi quando essi devono servire le strategie commerciali delle aziende.

SEGA, in procinto di lanciare sul mercato Sonic Origins, ha annunciato che dal 20 maggio i giochi inclusi nella raccolta – Sonic 1, 2, 3 & Knuckles – saranno tolti dalle piattaforme su cui oggi sono disponibili.

Sonic 1 e 2 continueranno a essere disponibili su Nintendo Switch nelle versioni “SEGA Ages” e Sonic 2 rimarrà incluso nella sottoscrizione Nintendo Switch Online + Pacchetto Aggiuntivo.

Parliamo di tre giochi che sono stati ripubblicati innumerevoli volte su PC, su console e anche su mobile. Negli anni sono uscite molte raccolte di giochi classici di SEGA come Golden Axe, Ecco The Dolphin e Altered Beast oltre ai capitoli di Sonic usciti su Mega Drive.

Il costante rinnovamento della proposizione commerciale – per altro finalizzata a proporre un contenuto grosso modo identico a quello pubblicato oltre trent’anni fa, al di là di singole modifiche perlopiù grafiche – è alla base della difficoltà di preservare i videogiochi; o perlomeno di renderli facilmente accessibili.

Giochi come Sonic vengono riproposti regolarmente o in versione rimasterizzata o emulata o come contenuto incluso in una nuova – l’ennesima – raccolta. Senza fornire un reale valore aggiunto, al di là di ripresentarsi nelle notizie di attualità dell’industria e quindi ottenere qualche copia venduta in più in un’operazione commerciale a basso costo.

Per altro, la gestione dei contenuti aggiuntivi delle varie edizioni, fra bonus disponibili solo nei preordini e altri (come le missioni a livello difficile) solo come contenuto aggiuntivo, è raccapricciante per giochi, come detto, già giocati innumerevoli volte: e dimostra quanto il fine non sia ripresentare i capitoli di Sonic su Mega Drive a chi non lo ha giocato; bensì di strappare ogni euro possibile da questi capitoli classici in una furiosa mania che punta sulla nostalgia – e nemmeno in modo ispirato, come in questo caso – per arrotondare le finanze.

Non si può infatti affermare che recuperare questi giochi sarebbe stato complicato: sono usciti praticamente su tutte le console delle più recenti generazioni in versione digitale.

Raccolte recenti avevano un senso commerciale. Per Crash Bandicoot N. Sane Trilogy in primis è stata completamente rifatta la grafica e poi perché sono stati radunati giochi che era difficile recuperare a causa del fatto che erano stati pubblicati sulla prima PlayStation.

Invece Sonic Origins è la pura essenza di cosa ci sia di sbagliato oggi nell’industria videoludica: il controllo delle proprietà intellettuali spacciato per preservazione e riconoscimento della sua storia.