È giusto usare Baldur’s Gate 3 come standard?

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Dunque, c’è questo video, pubblicato da IGN e realizzato da Destin Legarie.

Ve la faccio breve (più o meno). Il suo punto è che il livello di Baldur’s Gate 3 è così alto e l’esperienza è talmente di qualità che sì, è sacrosanto che questo videogioco debba essere considerato un nuovo standard non solo per i videogiochi di ruolo, ma in generale per le produzioni ad alto budget (quelli che etichettiamo come AAA).

Lo fa, Legarie, citando come esempi negativi i lanci scassati su PC di Star Wars Jedi: Survivor e The Last of Us: Parte 1 o anche il modo in cui tante altre esperienze, come Diablo 4, abbondino di microtransazioni e pass stagionali.

Già da molti mesi prima del lancio di Baldur’s Gate 3, alcune persone che lavorano nel settore avevano messo le mani avanti, dicendo (parafraso per velocità): occhio a usare Baldur’s Gate 3 come riferimento perché è un progetto monumentale, ci hanno lavorato in centinaia di persone, è in lavorazione da molti anni e ha fatto pure tutto un periodo di accesso anticipato.

Lasciando da parte il fatto che la stessa Larian Studios, che Baldur’s Gate 3 lo ha creato, ha rigettato questa retorica del “è un nuovo standard”: ci sono due cose.

Secondo me Legarie centra un punto: molti utenti si sono, legittimamente, stufati dei pass stagionali, delle microtransazioni e delle esperienze fatte per servire i pass stagionali e le microtransazioni; o peggio dei vari lanci tecnicamente pessimi. Per cui, esce un videogioco – Baldur’s Gate 3 – fatto bene e lineare e le persone lo vedono e dicono “oh, possiamo averne di più così?” Ci sta.

Ma ecco il secondo punto della questione: capire che non può esistere un “modello Baldur’s Gate 3” – al di là di lavorare bene, avere idee centrate, non cambiare direzione ogni due anni, ecc – perché nessun modello, secondo me, è applicabile a un altro videogioco.

Perché ci sono editori, ci sono azionisti, ci sono situazioni interne, ci sono approcci commerciali, ci sono cose che avvengono – direttamente, indirettamente, lateralmente, contestualmente – per cui copiare e incollare un modello a un altro videogioco non funziona.

Altrimenti, sarebbe come dire: be’, perché non tutti i videogiochi 2D hanno la cura maniacale di Cuphead? O perché ogni gruppo di 3-4 persone non sforna un videogioco come Hollow Knight?

Insomma, credo che dal lato del pubblico sia legittima, e secondo me pure condivisibile, la stanchezza dalle microtransazioni o dai videogiochi, più semplicemente, usciti male: Cyberpunk 2077 e Mass Effect: Andromeda sono citati nel video. E penso anche che non si possa criticare chi vuole celebrare Baldur’s Gate 3 per essere una delle migliori iterazioni del genere dei videogiochi di ruolo per computer basato su Dungeons & Dragons e lo ritenga una stella polare da seguire.

Però, come sono solito dire: non è così semplice.