CD Projekt ha annunciato che sta lavorando a una nuova saga di The Witcher, serie ispirata ai libri scritti da Andrzej Sapkowki e da cui è stata prodotta anche una serie su Netflix. Il più recente capitolo, The Witcher 3: Wild Hunt, è stato pubblicato nel 2015 e ha venduto oltre 30 milioni di copie (dato aggiornato ad aprile 2021).
Alla fine del 2019, CD Projekt aveva annunciato di aver “consolidato” il rapporto con Sapkowki e il nuovo accordo dava all’azienda “nuovi diritti” e la possibilità di continuare a usare il nome The Witcher nei videogiochi, nei giochi da tavolo, nelle graphic novel e nel merchandise. In altre parole, l’annuncio di un nuovo gioco – anzi, di una nuova saga – non è una sorpresa.
Per lo sviluppo verrà usato l’Unreal Engine 5 anziché il RED Engine proprietario e CD Projekt ha annunciato una collaborazione strategica pluriennale con Epic Games, produttore dell’Unreal Engine, che non copre solo la licenza d’uso del motore grafico, ma anche lo sviluppo tecnologico.
L’annuncio è privo di qualunque altro riferimento sulla sostanza del nuovo The Witcher, ma ha già ispirato varie teorie (sui personaggi, l’ambientazione e la storia) e reazioni esagerate tipiche del settore.
Nonostante CD Projekt sia stata molto criticata all’uscita di Cyberpunk 2077 – per aver gonfiato le aspettative tecniche dell’edizione console e, più in generale, del gioco intero – a oggi si è comportata allo stesso modo: ha pubblicato un’immagine per generare hype. E ci è riuscita.
Inoltre, il nuovo direttore del gioco, Jason Slama, ha promesso che non ci saranno sessioni di crunch; ma anche qui è la storia che si ripete. Durante lo sviluppo di Cyberpunk 2077, i dirigenti di CD Projekt hanno detto che il crunch sarebbe stato evitato: salvo poi dire, tempo dopo, di essere costretti a farlo per poter mantenere un certo ritmo di produzione.
Del nuovo The Witcher non sono noti tempi di sviluppo e possibile finestra temporale di lancio.