A gennaio l’Entertainment Software Association (ESA) aveva annunciato che l’E3 2022 sarebbe stato solo online a causa della situazione pandemica. Nei giorni scorsi, l’ESA ha annunciato che nel 2022 l’E3 non ci sarà proprio.
Nel comunicato ufficiale l’ESA non ha fornito una motivazione chiara del cambio di programma. La scarsa esperienza dell’edizione digitale del 2021 (nel 2020 l’E3 è saltato del tutto) potrebbe aver inciso sulla volontà di alcune aziende di partecipare all’E3 2022 nello stesso formato; e quindi aver spinto l’ESA a cancellare l’edizione per un ripensamento generale dell’evento, nella speranza che nel 2023 possa ritornare alla sua forma pre-pandemica.
L’ESA ha specificato che ha intenzione di programmare un ritorno in grande stile nel 2023 “che celebri nuovi ed esaltanti videogiochi e innovazioni del settore” e che “dedicheremo tutte le nostre energie e risorse per creare la prossima estate un’esperienza E3 digitale e fisica rivitalizzata”.
Negli ultimi anni l’E3 – inteso come evento – ha perso la propria centralità:
- da anni Nintendo ha smesso di tenere una conferenza stampa all’E3, in favore dei Direct preregistrati (che nel frattempo hanno fatto scuola);
- Electronic Arts ha istituito EA Play, evento parallelo all’E3 ma situato in un altro luogo a Los Angeles;
- nell’anno del lancio di PS5, Sony (prima della pandemia) aveva annunciato che non avrebbe partecipato – come detto, poi l’E3 non si è comunque tenuto – e altrettanto ha fatto lo scorso anno.
La finestra temporale dell’E3 invece continua ad avere un suo senso: perché dopo anni, chi segue l’industria videoludica a inizio estate si attende degli annunci; quindi, tante aziende continuano a organizzarsi di conseguenza.
Perciò, per esempio, EA Play continua a tenersi nei giorni dell’E3 e sempre a Los Angeles (però quest’anno non si farà) e Nintendo ha comunque usufruito dello spazio dell’E3 per far provare in anteprima i suoi videogiochi.
La pandemia però ha avuto due effetti:
- ha mostrato che si può fare a meno dell’E3, sfruttando le potenzialità dello streaming e di annunci più distribuiti nel corso dell’anno;
- ha complicato lo sviluppo. Electronic Arts ha giustificato la decisione di non tenere un EA Play quest’anno perché non sarebbe riuscita a radunare molti annunci.
Insomma, il 2023 per l’E3 potrebbe essere l’ultima possibilità di dimostrare che dell’E3 c’è bisogno.