Settembre 2011. Satoru Iwata, presidente di Nintendo, riferisce al giornale finanziario giapponese Nikkei che “assolutamente no”, Nintendo non avrebbe iniziato a realizzare giochi per smartphone. La società arrivava dal momento commerciale positivo di DS e Wii, due delle console da gioco più vendute della storia del settore: puntare sul mobile, nonostante la veloce avanzata, non serviva.
Settembre 2016. Shigeru Miyamoto sale sul palco di una presentazione di Apple per svelare Super Mario Run, primo vero e proprio videogioco con cui Nintendo approccia il mondo mobile (con risultati che non sono mai stati davvero soddisfacenti: ma questa è un’altra storia).
Perché sto riprendendo questa vicenda?
Perché è rappresentativa di un modo di presentarsi delle aziende che riguarda il qui e ora; quindi, non va preso per oro colato.
Alle aziende non bisogna mai credere del tutto: perché l’industria videoludica è l’industria del carpe diem; è l’industria del messaggio veicolato in uno specifico momento. E tale momento può cambiare nel giro di settimane, di mesi o di anni per adattarsi a nuove congiunzioni commerciali, industriali, regolatorie o comunicative.
Di assoluto non c’è proprio niente.
Nel 2017 Insomniac Games precisò che Marvel’s Spider-Man “è un’esclusiva permanente di PS4. Il gioco è pubblicato da Sony”. E lo disse ancora altre volte fra il 2017 e il 2018.
In quel momento non solo tale affermazione era giustificata dal fatto che sì, Sony Interactive Entertainment era un editore concentrato sulle console PlayStation, ma anche dal fatto che, in quel momento, serviva parlare di Marvel’s Spider-Man come di un’esclusiva PlayStation 4: la logica del marketing, niente di più e niente di meno.
Pochi giorni fa, nel corso di uno State of Play, l’evidenza dei tempi che cambiano: tanto Marvel’s Spider-Man quanto Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, che ha debutto invece a fine 2020 su PS4 e PS5, usciranno su PC entro la fine dell’anno.
Insomniac Games mentiva nel 2017? No. Ma nell’industria del carpe diem si sa cosa accade oggi. Di doman non v’è certezza.