Perché Honkai: Star Rail è un videogioco importante

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

È difficile che in questi anni non ti sia imbattuto in Genshin Impact.

Perché si tratta di uno dei fenomeni videoludici più di successo degli ultimi anni, con ricavi miliardari generati soprattutto su mobile e anche su PC Windows e console PlayStation (dov’è esclusiva console).

Il suo sviluppatore – miHoYo, che oggi opera come HoYoverse – ora mira a ripetere quell’incredibile successo con un nuovo videogioco: si intitola Honkai: Star Rail. È disponibile su iOS, Android e PC Windows e nel prossimo futuro lo sarà anche su PlayStation 4 e PlayStation 5.

Con Genshin Impact condivide tanti aspetti: le meccaniche gacha (ci arriviamo fra poco), lo stile grafico, l’interfaccia utente e anche, più in generale, il “multiverso” a cui fa riferimento.

Soprattutto, Honkai: Star Rail va tenuto d’occhio perché, da una parte, rappresenta una prova del nove per miHoYo/HoYoverse, mentre dall’altra potrebbe rafforzare sia la presenza dei giochi gacha su console sia, una volta per tutte, l’influenza di miHoYo sul modo di fare un certo tipo di videogiochi. E pure gli altri.

Chi è miHoYo

MiHoYo è stata fondata nel 2012 e nel tempo ha aperto studi anche negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone e in Singapore. In un secondo momento ha cambiato nome in HoYoverse.

Di fatto, si può dire che prima di Genshin Impact, che ha debutto a settembre 2020, si conoscesse poco: era nota a chi frequenta il genere su mobile, soprattutto, e poco più. La forza internazionale di Genshin Impact è stata travolgente:

  • oggi miHoYo ha oltre 5.000 dipendenti, secondo quanto si legge sul sito ufficiale;
  • Genshin Impact ha superato i 4 miliardi di dollari di ricavi (secondo le stime);
  • a oltre due anni dal lancio, lo scorso aprile è stato il secondo gioco mobile per ricavi, dietro solo a Honor of Kings (Tencent).

“Quello che è avvenuto all’interno del contesto di miHoYo, è che c’è stato un grosso ritorno economico dalla scommessa fatta con Genshin Impact, che ha superato ogni tipo di aspettativa”, spiega Alessandro Palladino, autore della newsletter Gacha / Letter ed editor di N3rdcore.it.

“La compagnia ha deciso di evolversi perché ha cambiato il focus dallo sviluppo di giochi per mobile a sviluppo di mondi virtuali che avessero una filosofia comune fra di loro”.

Qui c’è il primo elemento da tenere in considerazione quando si parla di miHoYo: ha iniziato con i videogiochi e ora sta creando un vasto universo collegato e transmediale. O come lo chiama “intrattenimento immersivo”.

Oltre a Genshin Impact, di questo multiverso fanno parte anche Honkai: Impact 3rd (prequel, in un certo senso, di Honkai: Star Rail) e il futuro Zenless Zone Zero, annunciato a maggio 2022 e programmato per il 2023.

“Tutti sono accomunati dalla stessa filosofia, che è legata a stretto giro alla cultura giapponese”, riassume Palladino. “Tant’è che il loro motto iniziale fu ‘i tech otaku salveranno il mondo’. Adesso sono diventati una sorta di hub di mondi virtuali, il cui obiettivo è creare una realtà simulata dove il giocatore può tornare e vivere la quotidianità”.

I primi risultati di Honkai: Star Rail sono molto positivi:

Da Genshin Impact a Honkai: Star Rail

Per parlare di questi due giochi, bisogna chiarire, intanto, perché si parla di “gacha”.

Questa espressione nasce con le macchinette che offrono a chi inserisce una moneta un giocattolo casuale che si trova all’interno di una capsula. A vario modo, si trovano in tantissimi centri commerciali italiani: magari costano 1 euro, magari 2 euro. Ecco: ora inserisce questa meccanica in un contesto videoludico.

Ciò significa che i personaggi in Genshin Impact o in Honkai: Star Rail vengono sbloccati così: usando dei biglietti e tentando la fortuna. Ovviamente, i personaggi migliori sono più difficili da trovare. Così, molte persone sono spinte anche a spendere soldi veri per comprare quei biglietti e avere più probabilità.

Spesso, però, questo sistema è frustrante. Così, alcuni giochi – fra cui Genshin Impact e Honkai: Star Rail – hanno introdotto il concetto di “pietà”: dopo un certo numero di tentativi falliti, il gioco ti dà un personaggio di grado molto alto.

“Nell’anno di Genshin Impact, anche se non è stato il primo a farlo, è stato introdotto il concetto di pietà: a 90 pesche su un singolo banner si ottiene un’unità a 5 stelle e se quell’unità non è quella presentata nell’edizione limitata del banner, con altre 90 pesche si ha sicuramente l’unità limitata presentata”, riassume Palladino.

In generale, però, i giochi di miHoYo sono abbastanza generosi: e si possono giocare appieno anche senza pagare.

In questo elemento – cioè nella necessità di sfruttare le meccaniche gacha – risiede una delle differenze fra Genshin Impact e Honkai: Star Rail. Il primo sfrutta tanto l’esplorazione; mentre il secondo, basato su un sistema di combattimenti a turni molto classico, prevede che le prestazioni e le combinazioni dei componenti della squadra siano essenziali per arrivare a certi risultati nel gioco.

“Honkai: Star Rail rispetta la tradizione: combattimenti a turni, storia che si evolve attorno al protagonista e al suo party, legato a un sistema di combinazioni elementi più ruoli dei personaggi nel team del giocatore, che favoriscono l’incentivo di collezionare i personaggi per avere il team ottimale in ogni situazione”, fa notare Palladino. “Genshin Impact questo non ce l’ha perché si focalizza sull’esplorazione e l’esplorazione può essere fatta a prescindere dal team che si ha. Per questo Honkai Star Rail è più vicino al terreno dei gacha e Genshin Impact non lo è”.

Insomma, “a differenza di Genshin Impact dove l’esplorazione è più facile e personalizzabile, in Honkai: Star Rail è evidente che c’è una componente molto forte di statistiche e di performance dei singoli pezzi del team, che porta psicologicamente il giocatore a cercare sempre le unità più performanti”. (E quindi, in prospettiva, a essere più propenso a spendere, aggiungo io).

Perché conoscere Honkai: Star Rail ti serve

So che talvolta il mobile può essere visto come un mondo diverso; una realtà altra rispetto al mercato console e PC e perciò può anche essere snobbato se non interessa. Legittimo, ovviamente: ma poi finisce che molte cose che nascono sul mobile arrivino su console e su PC.

Per esempio, la crescente popolarità di giochi come Genshin Impact e Honkai: Star Rail potrebbe avere un impatto rilevante anche su console, per Palladino.

“Secondo me, la particolarità maggiore che si può attribuire a Genshin Impact è di aver lanciato la strada, anche pavimentato in un certo senso, per i gacha su console”, spiega. “È un fenomeno molto particolare che sta nascendo ora sul mercato console occidentale e che sicuramente è stato lanciato nello spazio da Genshin perché quello è stato, dati alla mano, tante persone anche non videogiocatori si sono affacciate con un mondo virtuale di questo tipo e con la monetizzazione che ne consegue”.

Non è un caso se PlayStation si tiene molto stretta il rapporto commerciale che ha creato con miHoYo.

“Credo che sia fonte di interesse per chiunque vedere che Sony sta spingendo sia Genshin Impact sia Honkai: Star Rail”, sostiene Palladino. “Che è la cosa che mi sorprende di più: Honkai Star Rail, per sua stessa natura e tipologia di gioco, è un titolo prettamente mobile, che non si appella tanto al mercato console come faceva Genshin Impact – essendo molto open world, molto ricalcante le meccaniche che tutti conosciamo e la chiarissima ispirazione a [The Legend of Zelda:] Breath of the Wild di Nintendo”.

Per quanto miHoYo non sia stata la prima ad avere un videogioco con meccaniche gacha, “penso che sia la compagnia migliore sul mercato in attesa di Blue Protocol, che sarà il primo vero contendente”, dice Palladino. “Questo, insieme con i ricavi che ne sono derivati, ha fatto esplodere le casse di HoYoverse e ha fatto considerare i gacha come l’esperienza videoludica del momento”.

Anche per questo Honkai: Star Rail va tenuto d’occhio, piaccia o meno. Perché la sua influenza potrebbe andare ben al di là degli smartphone.