In alcuni mercati, come Australia e Giappone, è arrivato un nuovo modello di PlayStation 5. Pesa 300 grammi in meno e come hanno dimostrato alcune prove (come quella di Austin Evans e di Digital Foundry) ciò deriva da un sistema di dissipazione del calore meno evoluto.
Sì, il sistema di dissipazione è meno evoluto – e sulla carta meno efficiente – ma non possiamo sapere se effettivamente creerà problemi agli utenti. Innanzitutto perché, oltre al sistema di dissipazione, è cambiata anche la ventola: quella nuova potrebbe essere più efficiente a smaltire il calore accumulato dal nuovo modello.
Inoltre, secondo i primi test, le differenze di temperature sono minime (3° C in più). Per altro, è importante che te lo faccia notare, tale misurazione è stata effettata con una fotocamera termica e non misurando direttamente la temperatura del processore; la misurazione, quindi, potrebbe non essere precisa.
Infine, non sappiamo le temperature tollerate dal sistema: anche se arrivasse a 80° C, la nuova PS5 potrebbe comunque funzionare benissimo. Il problema principale, semmai, potrebbe essere il rumore della ventola, che deve aumentare i giri al secondo per dissipare il calore e quindi produce più rumore. Per ora, però, i primi test indicano che il rumore è identico (se non addirittura leggermente inferiore) a quello generato dal vecchio modello.
Insomma, a oggi non ci sono buoni motivi per temere che la nuova PS5 possa in qualche modo essere peggiore, da questo punto di vista, rispetto al modello del lancio. Soprattutto perché al momento mancano i giochi (come sono stati, per esempio, Horizon Zero Dawn e The Last of Us: Parte 2 per PS4) che mettano sotto sforzo l’hardware.