Alla fine di settembre Amazon ha lanciato New World, gioco online che permette a tantissimi utenti di giocare contemporaneamente. Dopo uno storico negativo (Amazon ha dovuto cancellare molte sue produzioni per la scarsa qualità), New World è iniziato molto meglio: il giorno del lancio ha radunato 700 mila persone; nei giorni successivi ha raggiunto un picco di oltre 913 mila persone connesse contemporaneamente, secondo le classifiche di Steam.
Lo stesso Jeff Bezos, fondatore di Amazon, ha scritto su Twitter: “Dopo tanti fallimenti e contraccolpi nei videogiochi, ora abbiamo un successo” riferendosi ai buoni numeri registrati da New World e citando anche un articolo di alcuni mesi fa in cui Bloomberg raccontava le difficoltà di Amazon di creare un videogioco nonostante fosse un colosso in tanti altri settori, dal commercio elettronico al cloud.
Quando si parla di un gioco online come New World è difficile giudicarlo: un promettente inizio può diventare una complicata evoluzione. Una simile esperienza richiede un supporto costante e tanti contenuti che giustifichino il ritorno degli utenti.
Del gioco, fino a oggi, sono stati apprezzati il combattimenti e il crafting (la costruzione di nuovi oggetti dopo aver raccolto il materiale necessario), sebbene le missioni presenti risultino un po’ macchinose.