Cyberpunk 2077 non ha insegnato niente

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A dicembre 2020 l’uscita di Cyberpunk 2077 di CD Projekt ha palesato, una volta ancora, cosa significhi lanciare sul mercato un gioco prima del tempo: bug, problemi tecnici, scarsa qualità. Circa un anno dopo – e dopo una lunga lista di giochi venuti prima di Cyberpunk 2077 con gli stessi problemi – la lezione non è stata imparata e alcuni editori maggiori hanno proposto giochi che avrebbero necessitato di maggiore cura.

Battlefield 2042, gioco multigiocatore prodotto da Electronic Arts, è arrivato sul mercato l’11 novembre. È un gioco online dove dozzine di utenti competono su una stessa mappa: eppure, non ha la chat vocale. La recensione del Washington Post è esplicita: “Battlefield 2042 avrebbe dovuto essere rimandato di nuovo”. L’uscita di Battlefield 2042 era già stata rimandata a settembre. Il gioco soffre di vari problemi, dalla compenetrazione dei corpi nei muri ad altri più complessi da gestire e che impattano sia sulle meccaniche di gioco sia sulla possibilità di entrare in una partita.

GTA: The Trilogy – Definitive Edition, raccolta che include GTA 3, GTA: Vice City e GTA: San Andreas, è uscita; ma i problemi sono stati molteplici, al punto che per qualche gioco l’edizione PC, disponibile solo tramite il Rockstar Launcher, è stata rimossa per file che sono stati inseriti “non intenzionalmente”.

Il gioco presenta diversi bug, alcuni più divertenti di altri, e Rockstar si è scusata per la condizione della trilogia e ha promesso vari miglioramenti: “Le versioni aggiornate di questi classici non sono state lanciate in uno stato che rispetta i nostri standard di qualità o gli standard che i nostri fan si aspettano” e ha aggiunto che “con ogni aggiornamento programmato, i giochi raggiungeranno il livello di qualità che meritano”. Parole che, se ricordi, riprendono molti dei discorsi fatti da CD Projekt nei mesi successivi al lancio di Cyberpunk 2077.

Perché non ha insegnato niente? Perché le condizioni che portano a tali risultati sono rimaste le stesse, in primis la necessità di rispettare una specifica finestra di uscita (arrivare a novembre è meglio che uscire a febbraio, specialmente in vista delle festività di dicembre).Battlefield 2042 e GTA: The Trilogy – Definitive Edition, inoltre, sono esperienze particolarmente sensibili: il primo è un gioco online (valutare tutte le possibili condizioni in cui un gioco simile può causare problemi è tosto: per questo ci sono le beta); il secondo è una raccolta di giochi a mondo aperto e le modifiche apportate hanno generato altri difetti non presenti nelle versioni originali. Per questo sarebbe servito, in entrambi i casi, più tempo.

Forse, la lezione devono apprenderla i consumatori: lasciare perdere gli acquisti al lancio.