Call of Duty contro Battlefield

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Electronic Arts ha annunciato Battlefield 2042. Uscirà il 22 ottobre, non avrà una campagna a giocatore singolo e proporrà tre modalità multigiocatore. Su PS5, Xbox Series X|S e PC potranno giocare fino a 128 utenti insieme; il numero sarà limitato a un massimo di 64 utenti contemporanei su PS4 e Xbox One.

L’annuncio di Battlefield 2042 è arrivato a tre anni di distanza dalla pubblicazione del più recente capitolo della serie, Battlefield V, che ha poi ricevuto diverse espansioni. Inoltre, ci ricorda di quanto la sfida commerciale con Call of Duty, la serie bellica di Activision, sia cambiata in questi tre anni.

Da tempo Call of Duty ha abbracciato un approccio diverso: nove studi lavorano sulla serie; circa 2.000 persone, come ha fatto notare Dean Takahashi di GamesBeat. Non esiste più solo il gioco della serie principale – il più recente è Call of Duty: Black Ops Cold War – ma ci sono anche Call of Duty: Mobile, sviluppato da Timi Studios (ne ho parlato meglio qualche settimana fa), e Call of Duty: Warzone, il gioco battle royale gratuito che vanta oltre 100 milioni di utenti attivi. Ci sarebbe anche Call of Duty Online in Cina, ma verrà presto chiuso. La strategia di Activision però è chiara, ossia creare un ecosistema di giochi. Per ora, sta funzionando: nel primo trimestre del 2021 la serie ha registrato 150 milioni di utenti mensili attivi, cresciuti del 40% rispetto all’anno prima. Tutti e tre i titoli, in particolare, sono figli della stessa politica: poter introdurre regolarmente nuovi contenuti, alcuni gratuiti e altri a pagamento.

Electronic Arts si trova, di fatto, a inseguire. A dire il vero, la battaglia commerciale non è mai stata equa: Call of Duty ha sempre venduto di più, ma Battlefield ha trovato in alcune peculiarità della modalità multigiocatore (come mappe molto estese e tanti giocatori contemporanei) una sua apprezzata ragion d’essere. Per anni non ha cambiato strategia: pubblicava un episodio della serie, supportato poi per anni con varie espansioni, fino al gioco successivo. I risultati commerciali, però, non stavano più soddisfacendo Electronic Arts.

Il fatto che Battlefield si trovi a inseguire lo dice, per esempio, l’annuncio di un’edizione mobile – avvenuto ad aprile – che uscirà però nel 2022. Call of Duty: Mobile è del 2019 e al 31 dicembre 2020 aveva racimolato 644 milioni di dollari di ricavi. Il senso di inferiorità di Battlefield è ancora più evidente se si considera che recentemente Electronic Arts ha assunto l’ex general manager di Call of Duty, Byron Beede, che ricoprirà il ruolo di general manager di Battlefield.