Quando il videogioco fa per davvero informazione

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

Ci sono stati molti casi in cui i videogiochi hanno dovuto cambiare alcuni elementi per poter compiacere un mercato – il caso cinese è emblematico, dove spesso videogiochi (ma anche film) hanno bisogno di modificare certi elementi visivi perché altrimenti non verrebbero accettati – o per evitare di essere completamente banditi dalla vendita, come accaduto per molto tempo in Germania.

Ma esistono anche fattispecie opposte, meno evidenti, che mostrano le potenzialità del videogioco non solo come mezzo di intrattenimento e di cultura, ma anche come canale per aggirare le censure, smuovere gli animi e far arrivare l’informazione anche a chi, per varie ragioni, si trova in un contesto dove quell’informazione è limitata, distorta, infranta.

Il caso recente è quello di un quotidiano finlandese, l’Helsingin Sanomat, che per parlare alla popolazione russa della guerra in Ucraina e di ciò che sta accadendo realmente ha usato Counter-Strike, con una mappa dedicata.

Il progetto dell’Helsingin Sanomat

In Russia fare informazione libera è ormai praticamente impossibile. Chi lo fa sa che spesso ha le ore contate prima di essere arrestato o che le autorità trovino il modo di intralciare le attività del giornale. Altre testate si sono spostate all’estero; ma anche per chi abita in Russia accedere alle informazioni che vengono riportate al di fuori dei confini nazionali è complicato.

Perciò, il quotidiano finlandese ha sperimentato con un metodo indiretto, partendo da un assunto: Counter-Strike: Global Offensive è disponibile in Russia ed è giocato da molte persone. Inoltre, in Counter-Strike è possibile creare nuove mappe.

In una parte nascosta della mappa appositamente realizzata sono disponibili ritagli di giornale, fotografie, storie della guerra in Ucraina a cui tutti possono accedere. Anche per questo, la mappa è stata chiamata “de_voyna”, perché “voyna”, in russo, significa guerra.

“Il momento della morte è decisivo per la stanza segreta dell’Helsingin Sanomat”, si legge nell’articolo, scritto da Esa Mäkinen, che il quotidiano ha dedicato alla sua iniziativa. “Quando l’avatar di un giocatore muore, la visuale di gioco cambia: per un po’, il giocatore può passare attraverso le pareti e volare attraverso la mappa. A questo punto, può anche trovare la stanza che è nascosta sottoterra”.

La stanza è nascosta dietro a un monumento della fiamma eterna, comune in molte città ucraine e russe. “Servono come memoriale della Seconda Guerra Mondiale o di com’è chiamata in Russia, della Grande Guerra Patriottica””, spiega Mäkinen. All’interno di questa stanza, per esempio, sono state organizzate alcune fotografie dei cadaveri trovati a Bucha dopo l’avanzata delle forze militari russe o una mappa che mostra i punti in cui i bombardamenti russi hanno colpito persone civili.

Chi ha lavorato alla mappa, che è specializzato nel disegnare le mappe di Counter-Strike, ha preferito rimanere anonimo per le preoccupazioni delle reazioni dei giocatori russi. “Potrebbero essere molestati o il loro lavoro potrebbe essere ostacolato per aver distribuito la mappa”, secondo Mäkinen.

La mappa è stata vista migliaia di volte e 22 mila persone si sono iscritte per poterla scaricare.

“Se alcuni giovani uomini in Russia, solo per via di questo gioco, finiscono per pensare anche solo per un paio di secondi a cosa sta accadendo in Ucraina, allora ne sarà valsa la pena”, ha commentato a Reuters il direttore del quotidiano Antero Mukka.

Ma l’iniziativa dell’Helsingin Sanomat non è l’unica né è stata la prima.

La biblioteca di Minecraft

Un’altra importante iniziativa mirata a eludere la censura presente in tanti Paesi del mondo è la biblioteca incensurata di Minecraft, inaugurata all’inizio del 2020.

Si tratta di una mappa – sostenuta da Reporter Senza Frontiere, organizzazione non a scopo di lucro per la difesa della libertà dell’informazione, e realizzata dall’agenzia DDB Berlin e da BlockWorks, specializzata in lavori dedicati su Minecraft – dov’è presente una biblioteca (ovviamente) che presenta tantissimi articoli da consultare liberamente. Articoli che nei rispettivi Paesi sono stati censurati od ostracizzati.

L’idea alla base è la stessa che ha spinto, molti anni dopo, il quotidiano finlandese a sfruttare Counter-Strike: mentre in alcuni Paesi certi articoli di giornale sono censurati, Minecraft – uno dei videogiochi più popolari al mondo – è accessibile da milioni di persone.

Videogiochi come Counter-Strike e Minecraft diventano una vulnerabilità nel sistema di censura governativa che può essere sfruttato da chi conosce il mezzo per portare l’informazione dove l’informazione non vuole essere fatta arrivare. Diventano un’opportunità per fare controinformazione.

“Offrire l’accesso a un’informazione indipendente alle persone giovani in tutto il mondo attraverso un mezzo con cui possono integrare giocando”, si legge sul sito ufficiale della Uncensored Library di Minecraft. “I giornalisti di cinque diversi Paesi ora hanno un posto per far sentire di nuovo la loro voce, nonostante siano stati banditi, incarcerati, esiliati o anche uccisi”. La mappa poi è stata espansa per includere altri Paesi.

“I loro articoli banditi sono stati ripubblicati come libri all’interno di Minecraft, dando ai lettori la possibilità di informarsi sulla reale situazione politica nei loro Paesi e imparare l’importanza della libertà di stampa”. Fra questi Paesi ci sono Iran, Vietnam, Arabia Saudita, Brasile e Russia dove, appunto, la libertà di informazione è scarsa.