Italian Interactive Digital Entertainment Association (IIDEA), associazione che in Italia rappresenta sviluppatori ed editori di videogiochi, ha pubblicato il nuovo rapporto sugli esport e, in particolare, su chi li segue.
Il dato più rilevante che emerge è che la “fan base” (cioè chi segue almeno un evento esport alla settimana) include 1,62 milioni di persone, mentre gli “avid fan” (chi segue ogni giorno il settore) 475 mila persone; cioè la stessa identica quantità rispetto all’anno precedente.
Nonostante il settore sia molto giovane, nell’ultimo anno non è aumentata la quantità di persone che lo seguono. Nel 2018, primo anno in cui IIDEA (allora nota ancora come AESVI) ha fotografato lo stato degli esport in Italia, erano stati rilevati 260 mila avid fan e una fan base complessiva di un milione di persone.
Secondo Tommaso Mattei, analista di Nielsen che ha presentato il rapporto alla stampa durante un incontro virtuale, “si è chiusa la fase di crescita accelerata ed è iniziata una fase di consolidamento”. Mattei ha fatto riferimento, per esempio, alla crescita del numero di persone che seguono gli esport da oltre tre anni (+22% rispetto alla precedente rilevazioni) per dimostrare il suo punto.
L’interesse verso fan token e NFT è soprattutto finanziario
Per la prima volta il rapporto ha indagato la relazione fra chi segue gli esport e i fan token (cioè “gettoni” digitali che garantiscono vantaggi come la partecipazione a votazioni che riguardano elementi di contorno delle società sportive) e anche gli NFT (i Non Fungible Token, che certificano tramite la blockchain la proprietà di un oggetto digitale, che sia un’immagine o un video).
Le due domande a cui dovevano rispondere le persone intervistate erano:
- “Hai mai sentito parlare di queste tipologie di crypto token, anche solo per sentito dire?”
- “Su una scala da 1 a 5, quanto sei interessato alle seguenti tipologie di crypto token?”
In generale l’interesse della fan base è stato inferiore rispetto a chi segue il calcio o gli sport motoristici, ma in linea con chi segue in generale gli esport. Gli avid fan degli esport, però, hanno registrato un interesse maggiore sia per i fan token (51%) sia per gli NFT (53%): è il secondo dato maggiore fra quelli presi in esame, dietro solo a chi segue il calcio.
Il fatto che per la prima volta il rapporto – che rileva, fra le varie cose, anche come chi segue gli esport intenda la pubblicità, quali piattaforme di streaming e quali videogiochi segue di più – indaghi fan token e NFT rafforza il fatto che gli esport, molto più che i videogiochi in generale, siano profondamente legati al marketing e a quanto possano essere usati per monetizzare – inteso, in questo caso, come guadagnare di più – le persone più appassionate di un marchio o una squadra.
Per altro, gli NFT verso cui le persone che seguono gli esport hanno rilevato maggiore interesse sono: “carte virtuali per gaming”; “skin digitali indossabili dal mio avatar in mondi virtuali”; “video highlights di un proplayer”; “foto esclusive in un proplayer”; “immagini di oggetti da collezione”; “registrazioni audio digitali catturate durante un evento sportivo”. Tutte cose che o esistono già (basta pensare alle tante skin dei giochi online, che rappresentano la principale forma di microtransazione) o per cui non servono blockchain e NFT per realizzarle.
Non a caso, il primo motivo esposto da chi è interessato agli NFT (59% per la fan base complessiva e 50% per gli avid fan) è “per creare un più ampio portafoglio di investimenti / per guadagnare velocemente”, seguito da “per utilizzarli all’interno di videogiochi” e da “perché voglio investire in questi asset innovativi”.