GTA V è un successo ancora complicato da spiegare

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

Quando si parla della transizione al digitale dei videogiochi ci si sofferma su vari punti: i prezzi, il formato, la preservazione del digitale rispetto al fisico, l’accessibilità. Sono tutti temi giusti.

Ce n’è uno però, molto meno evidente, che secondo me non viene trattato. E che mi è venuto in mente mentre passeggiavo in un centro commerciale dove il GameStop di turno aveva chiuso, quindi mancava un negozio specializzato in videogiochi, e dove all’interno del principale supermercato i videogiochi quasi erano spariti, relegati a un angolo che ho pure fatto fatico a trovare, fra forni a microonde e ferri da stiro.

La graduale sparizione del formato fisico sta anche facendo gradualmente sparire i videogiochi dagli occhi delle persone.

Nel momento di massimo consumo del videogioco fisico, era impossibile non vederli ovunque: cestoni di videogiochi fra le corsie, scansie piene di confezioni per console o PC; intere sezioni dell’area di elettronica con videogiochi e console.

Nel momento in cui il videogioco sta diventando sempre più digitale rischia anche di essere sempre più nascosto agli occhi delle persone che non si intrattengono con i videogiochi quotidianamente.

L’effetto commerciale non credo esista: ogni anno si consumano sempre più videogiochi, i giochi su smartphone continuano a generare un sacco di miliardi. Eppure, fatico a non pensare che entrare in un posto che un tempo era pieno di videogiochi e oggi no; un posto dove tutte le persone, interessate o no ai videogiochi, entrano e passano del tempo; che questa situazione non possa avere anche un impatto sulla percezione.

I libri, nonostante la fu minaccia degli ebook, sono ancora lì, li vedono tutti.

I film lo sono meno: ma basta accendere un qualsiasi TV per trovarsi di fronte a film, serie TV o le applicazioni dei principali servizi di streaming.

I videogiochi, invece, nei supermercati quasi non ci sono più. I negozi più piccoli sono chiusi da tempi, piegati dall’impero di GameStop; e anch’esso inizia a cedere e così come il centro commerciale in cui sono stato io, non sarei sorpreso di vedere sempre meno punti vendita nel corso dei prossimi dieci anni.

Anche questo, forse, è un aspetto da considerare quando trattiamo dell’inevitabile passaggio al digitale: la sparizione dei videogiochi dalla vista nei luoghi generalisti.

Massimiliano


Non sto qui a ribadire che Grand Theft Auto V (da qui in poi solo GTA V) sia un successo: è praticamente la cosa che si dice ogni volta che escono le classifiche di vendita di qualunque Paese, che sia l’Italia o gli Stati Uniti.

Quello che voglio trattare oggi riguarda alcune peculiarità del successo di GTA V; che sono eccezionali persino per una delle serie più vendute di sempre, che ha superato, anche in virtù della popolarità di GTA V, le 400 milioni di copie vendute.

Perché queste particolarità, intanto, sono interessanti, ma poi saranno anche critiche, per lo sviluppatore Rockstar Games, per la prossima iterazione della serie, GTA VI. Che prima o poi uscirà – a questo punto, più prima che poi – e dovrà fare i conti con un precedente pesantissimo. GTA V, appunto.

I numeri di GTA V

Dall’ultimo resoconto finanziario di Take-Two, editore di GTA e proprietario di Rockstar Games, si sa che GTA V ha superato le 185 milioni di copie vendute. Ciò lo rende non solo il capitolo più venduto della serie, nata nel 1997, ma anche il secondo videogioco più venduto della storia del settore, superato solo da Minecraft.

Non sono cifre da grande successo. Quelle sono i 40, 50 milioni di copie vendute. Queste sono cifre da fenomeno di massa; sono cifre difficilmente ripetibili; sono cifre che si spiegano soltanto scostando le tende e cercando di capire come sia stato possibile una prestazione commerciale di questo tipo.

Perché il precedente gioco di GTA più venduto era GTA: San Andreas, con 27,5 milioni di copie su PlayStation 2. GTA V ha venduto più di sei volte tanto.

Com’è stato possibile?

Me lo sono chiesto più volte in questi anni. Ora provo a darmi alcune spiegazioni.