I grandi videogiochi console sono snobbati su mobile

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

Uno dei segreti non segreti dell’industria dei videogiochi è che la maggior parte delle persone non li finiscono. È un fatto noto da tempo, e anche legittimo, per certi versi: se non ti piace un videogioco, se a un certo punto ti sta annoiando o altro, è giusto che tu possa cambiare. Succede con i libri, succede con la musica, succede con le serie TV; succede con i podcast, con le newsletter, con i video su YouTube; e quindi succede anche con i videogiochi.

Alcuni esempi. Sappiamo che solo il 39% delle persone potevano accedere al lancio all’espansione di Elden Ring, che richiede di aver sconfitto uno specifico boss secondario. Ciò, comunque, non ha impedito all’espansione, Shadow of the Erdtre di vendere cinque milioni di copie in tre giorni.

Uno sguardo agli obiettivi ci rivela anche solo il 44% delle persone che ci hanno giocato ha superato il primo boss obbligatorio di Bloodborne. Solo il 30% ha sconfitto il primo boss di Hi-Fi Rush su Xbox a oltre un anno dal debutto. Solo il 16% ha finito Hellblade 2: e appena metà ha superato la fase introduttiva, quindi meno di un’ora di gioco.

La questione è molto valida soprattutto in un contesto in cui gli investimenti sono in calo, creare videogiochi costa sempre di più e di videogiochi ce ne sono sempre di più. Perciò, anche creare contenuti che molte persone non giocheranno costa sempre di più.

Progetti vengono cancellati, studi vengono chiusi: si può anche pensare di ridurre i contenuti? Ne vale la pena?

“Viviamo in un mondo dove solo il 32% dei giocatori finisce un gioco, quindi stiamo creando un sacco di contenuti che il 68% delle persone non vede”, ha detto Shawn Layden, ex amministratore delegato di Sony Interactive Entertainment, in un’intervista a Gamesindustry. “Quindi dobbiamo continuare a realizzare giochi di cui la maggior parte delle persone non vedrà la fine?”

La domanda è interessante e anche molto concreta. La risposta invece è tutto un altro discorso.

Massimiliano


Cosa succede quanto porti videogiochi di livello console su smartphone? Praticamente nessuno li compra.

Lo scorso settembre, presentando i suoi nuovi iPhone 15 Pro, Apple ha annunciato che videogiochi come Resident Evil 4 e Assassin’s Creed Mirage sarebbero arrivati sull’App Store, il negozio digitale di iOS, e in più sarebbero stati eseguiti in locale. Una dimostrazione di forza notevole, in un momento in cui su Nintendo Switch simili titoli nemmeno si avvicinano. La lista include anche Death Stranding e Resident Evil Village.

L’intenzione era quindi mostrare che una strada diversa dal cloud gaming su mobile c’è anche per i grandi videogiochi. E quella strada erano i più potenti smartphone in circolazione.

Qualche mese più tardi, sappiamo che quei videogiochi li hanno comprati poche migliaia di persone.