Il saliscendi dell’hype

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

Non dirò niente di nuovo, ma trovo sempre affascinante nel suo ripetersi la manifestazione del cerchio dell’hype che incessantemente accoglie nuovi contenuti e ne espelle altri. Di un gioco che prima era grandemente atteso e la cui assenza dalle presentazioni ea persino fonte di delusione; e che poi, quando finalmente viene mostrato, invece viene accolto con un “ah, speravo di più” e relegato nell’angolo dei giochi che “forse quando scende di prezzo lo compro”. Già stato tutto deciso: passiamo oltre.

Dopo essere stato annunciato nel 2017 e mai più rivisto per (evidentemente) problemi di sviluppo (o semplicemente è stato annunciato quando ancora non c’era niente), Bayonetta 3 è stato mostrato al Nintendo Direct. Il gioco sembra quello che ci si poteva aspettare: un episodio di Bayonetta. Solo che Bayonetta 2 è del 2014 e otto anni dopo un nuovo capitolo che non si discosta dal precedente rischia di essere fuori tempo massimo.

Bayonetta, però, è quella cosa lì: un gioco d’azione figlio della filosofia di Devil May Cry (2001). E lo era già nel 2009, al tempo del primo capitolo, e nel 2014, quando le vendite di Bayonetta 2 sono state scarse(il riscontro di Wii U non ha certo aiutato)Però un terzo capitolo veniva ampiamente chiesto e l’annuncio che Nintendo lo avrebbe pubblicato era stato accolto con favore.

Il passare degli anni ha fatto il resto: Bayonetta 3, fino a pochi giorni fa grande atteso, è già storia vecchia. Passiamo oltre.

Massimiliano


La massa invisibile

Non è una novità: il mondo mobile viene poco coperto dalla stampa specializzata nonostante sia molto grande (è stimato che varrà 116 miliardi di dollari nel 2024).

I motivi sono sostanzialmente due:

  1. un certo snobismo nei confronti dei giochi mobile (ereditato, in realtà, da un mondo mobile, composto dai Temple Run, Candy Crush o Fruit Ninja, perlopiù superato);
  2. la mancanza di interesse a informarsi da parte delle persone che giocano su mobile. Spesso i giochi mobile sono gratis; quindi, le persone possono provarli direttamente anziché leggere le recensioni altrui.

I giochi mobile che ricevono più attenzione dalla stampa specializzata sono soprattutto le trasposizioni mobile di giochi che sono diventati molto popolari su PC o console (League of Legends, Fortnite, PUBG etc); oppure se ne parla quando c’è da raccontare, con un certo stupore, i ricchi ricavi che hanno generato (come Genshin Impact o Fate/Grand Order) o se sono coinvolti nomi noti dell’industria (come il caso di Fantasian di Hironobu Sakaguchi, creatore di Final Fantasy).

Tale abitudine, però, sta diventando rumorosa ora che ci sono modalità di fruizione del videogioco su mobile più complesse. Una di queste è Apple Arcade, che include molti giochi al prezzo di pochi euro al mese. I titoli inclusi sono avventure tridimensionali, giochi di enigmi e altro ancora: esperienze eterogenee, ma anche più strutturate rispetto allo stereotipo (come detto, perlopiù superato) del gioco mobile di dieci anni fa.

Di recente, per esempio, ha debuttato su Apple Arcade un nuovo capitolo di Castlevania, storica serie di Konami. Castlevania è una di quelle proprietà intellettuali di cui la gente chiede ulteriori lavori (spesso per nostalgia e mania del controllo sui giochi): eppure, ora che un nuovo capitolo è arrivato le recensioni sono rare e del gioco si è parlato pochissimo al di là dei comunicati stampa inviati per il debutto su Apple Arcade e riportati come notizie. Al punto che al momento la pagina Metacritic segna zero recensioni da parte della critica.


Gli annunci di Nintendo

C’è stato un Nintendo Direct. Per quanto la società avesse anticipato che avrebbe focalizzato gli annunci sui giochi in arrivo nel corso dell’inverno, in alcuni casi l’orizzonte temporale si estende fino al 2022 inoltrato.