Dove va l’intrattenimento

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

I videogiochi stanno crescendo più velocemente di qualunque altra forma di intrattenimento, anche più dei film in streaming (come Netflix e Disney+) e della TV a pagamento (come Sky). Sebbene anche nel 2024 la TV a pagamento resterà il mezzo che genererà più ricavi, secondo le stime di PwC, i videogiochi hanno seguito una crescita costante e lineare e lo faranno anche nei prossimi anni: se la crescita non rallenterà, diventeranno la principale forma di intrattenimento al mondo per ricavi.

Tutto l’intrattenimento, più in generale, sta registrando ricavi in aumento con differenti accelerazioni: cinema e musica vanno più lentamente; videogiochi e streaming stanno correndo. 

Ciò, come ha fatto notare Sara Fischer su Axios, spiega due fenomeni.

Il primo spiega perché società tecnologiche come Amazon, Google e Netflix stiano spingendo – o almeno stiano provando a spingere – sui videogiochi con soluzioni integrabili nelle loro attuali offerte, che già prevedono soluzioni in cloud e streaming.

Il secondo è l’accentramento di alcuni produttori per creare dei nuovi poli dello streaming. Recentemente, la notizia più grande nel settore è stata la fusione fra Warner Media e Discovery: insieme investono ogni anno circa 20 miliardi di dollari per produrre nuovi contenuti.