Lo tsunami del mobile

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

“Il mobile è la più grande piattaforma da gioco”. Le parole di Andrew Wilson, amministratore delegato di Electronic Arts (EA), suonano scontate. D’altronde, secondo le stime di Newzoo, nel 2020 il mobile ha generato oltre 86 miliardi di dollari (circa 70 miliardi di euro), quasi quanto PC e console messi insieme (cioè 88 miliardi di dollari o 72 miliardi di euro). C’è di più: il mobile sta crescendo velocemente, a un ritmo di +25,6% rispetto all’anno precedente. È stato stimato che nel 2019 il mercato mobile cinese valeva 18,5 miliardi di dollari (15,3 miliardi di euro) con una previsione di 32 miliardi di dollari (26,4 miliardi di euro) nel 2024: da sola la Cina è un quarto del mercato videoludico mobile. Sono inoltre cinesi alcuni dei giochi mobile più giocati al mondo, come Honor of Kings (100 milioni di utenti attivi al giorno): solo a dicembre 2020 gli utenti di Honor of Kings hanno speso complessivamente 258 milioni di dollari (197 miliardi di euro). Fate/Grand Order è uno dei maggiori successi di Sony (sebbene sia di fatto sotto l’ala di Sony Music): è un gioco mobile che nel 2019 ha superato i 4 miliardi di dollari generati dal lancio.

Una fantastica infografica di Visual Capitalist che mostra com’è cambiato il mercato videoludico in cinquant’anni.
Eppure, leggendo i siti specializzati il mondo mobile viene ancora visto come un fenomeno secondario: qualcosa che, prima o poi, se ne andrà e torneremo a concentrarci sui giochi “veri”, ossia quelli su console e PC. I successi del mondo mobile vengono accolti ancora con toni sorpresi. La realtà dei fatti è ben diversa. Innanzitutto, perché giocare su smartphone è generalmente più accessibile rispetto al mondo PC e console in virtù dei più semplici comandi touch; quindi attira più persone. Secondo punto, che poi è direttamente collegato al primo: le aziende ricavano più dai giochi mobile che da quelli console e PC.

Nei giorni scorsi, Square-Enix ha annunciato i suoi risultati trimestrali: ha fatturato 27,2 miliardi di yen (circa 213 milioni di euro) da giochi console (come Final Fantasy VII Remake) e PC; mentre 33,5 miliardi di yen (più o meno 263 milioni di euro) dai giochi per smartphone (come Dragon Quest Walk e Dragon Quest Tact) e per browser. Con i giochi per console ha registrato una perdita; con quelli mobile ne ha guadagnati parecchi. Electronic Arts ha annunciato che acquisirà Glu Mobile per 2,1 miliardi di dollari (da qui le dichiarazioni di Wilson). EA ha già parecchi giochi mobile di successo, fra cui Star Wars: Galaxy of Heroes (a cui ho accennato la scorsa settimana: da solo vale un terzo dei ricavi generati dalla società con la licenza di Star Wars). La sua intenzione è consolidare ulteriormente l’impegno mobile.