Roblox, piattaforma dove qualunque utente può generare contenuti (esperienze videoludiche, in primis) di cui altri utenti (soprattutto giovanissimi) fruiscono, ha annunciato una serie di novità che riguardano sia i creatori dei contenuti sia gli altri utenti. Durante la conferenza annuale per gli sviluppatori, la Roblox Developer Conference, la società ha presentato, per esempio, la possibilità di vendere oggetti in edizione limitata sotto forma di – indovina? – NFT.
L’altra novità rilevante è che Roblox, noto per una grafica molto cubettosa e semplice, sta tentando di aggiungere un po’ di realismo ai suoi mondi virtuali. Per esempio, il vestiario sarà più stratificato nonché personalizzato sulla base dell’avatar in modo che il capo virtuale aderisca a qualsiasi corpo virtuale.
Tale accelerazione verso una maggiore fedeltà visiva riguarda, però, tutto l’aspetto grafico e quindi anche il cielo, la gestione dell’illuminazione e le texture.
Roblox ha anche spiegato che sta lavorando sull’audio spaziale per conversazioni più realistiche e che simulano come parliamo nella realtà: alzando il tono di voce per farci sentire da chi è lontano e abbassandolo per comunicare con chi invece è vicino.
Il tutto – se hai seguito fin qui Insert Coin dovresti già saperlo – è finalizzato a perseguire la sua visione del metaverso, un Internet 2.0 dove le esperienze virtuali sono molto complesse ed equivalenti a quelle reali. Ne ho parlato qui e qui.
1,3 milioni di persone stanno monetizzando i contenuti su Roblox
Intervistato da Axios, il direttore del prodotto di Roblox Manuel Bronstein ha sottolineato che Roblox intende essere il terreno virtuale neutrale sopra al quale sono altri a realizzare i contenuti sulla base, però, degli strumenti forniti da Roblox. I dati della società riferiscono che 1,3 milioni di persone stanno monetizzando i loro contenuti e, secondo le sue stime, pagheranno ai creatori di contenuti 500 milioni di dollari quest’anno.
Roblox sta allargando i suoi confini anche ai concerti e a collaborazioni con i marchi della moda. Nel farlo sta anche contemporaneamente rivedendo le proprie politiche. Recentemente ha introdotto alcune clausole nei suoi termini di servizio che vietano contenuti che “ritraggono relazioni romantiche” (come matrimoni e lune di miele) così come “discussioni e rappresentazioni” di partiti politici o slogan legati alle campagne elettorali. Inoltre ha introdotto un sistema di verifica dell’età.