Microsoft-Activision Blizzard King: che c’entra il metaverso?

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Più che metaverso forse è il caso di parlare di multiverso. Al momento infatti ci sono tanti metaversi quante società che proclamano il tentativo di fondarne uno e ciò significa che ogni società – da Meta a Epic Games – descrive il futuro metaverso nel modo più consono a sposare le proprie specificità.

Per Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, “non crediamo che ci sarà un metaverso singolo e centralizzato e non dovrebbe esserci”. Nei videogiochi, ha proseguito, “vediamo il metaverso come una raccolta di comunità e identità individuali ancorate a solidi franchise, accessibili su qualunque dispositivo”.

Si tratta di una prospettiva, presentata agli azionisti a seguito dell’annuncio dell’acquisizione di Activision Blizzard King, che fa bene a Microsoft perché dà valore alle sue caratteristiche nel settore videoludico.

A seguito dell’acquisizione, infatti, Microsoft sarà proprietaria di giochi come Minecraft, Call of Duty Warzone, Candy Crush e World of Warcraft; vanterà 390 milioni di utenti attivi mensili tra console, PC e mobile. Ognuno di questi giochi può essere considerato una piattaforma a sé, esattamente come Fortnite o Roblox: giochi online così vasti che possono rappresentare un punto di incontro virtuale per milioni di persone che non solo giocano, ma collaborano, creano e, in alcuni casi, monetizzano quanto creato.

“Un fiume di intrattenimento”

È chiaro che a Microsoft interessi promuovere l’idea di un metaverso che rappresenti l’insieme di tante grandi comunità, interconnesse fra di loro da un punto di vista tecnologico: perché è quello che ha Microsoft e deve convincere gli azionisti che sia quella la visione giusta da seguire.

“La nostra visione è un fiume di intrattenimento dove i contenuti e gli acquisti fluiscono liberamente, guidando un rinascimento dell’intera industria per rendere i giochi più inclusivi e accessibili per tutti”: un altro riferimento a come Microsoft sta gestendo i videogiochi, attraverso il Game Pass e la tecnologia cloud, cioè servizi su abbonamento ricchi di giochi e la possibilità di giocare su console, PC, smartphone e tablet senza distinzione.

Il metaverso di Microsoft sta prendendo le sembianze di un impero dell’intrattenimento dove le grandi comunità videoludiche restano distinte e indipendenti, ma dove sarà più facile saltare da una all’altra o fare parte di più di una comunità online perché la barriera della piattaforma viene meno.

In questi mesi concitati sul fronte metaverso, Microsoft si era posizionata come pioniera di un “metaverso aziendale”, basato per esempio sulla piattaforma di videoconferenze Teams. Il riposizionamento verso un metaverso consumer, probabilmente il risultato della scelta di acquisire Activision Blizzard King, è inteso a rassicurare gli azionisti che Microsoft sta intercettando una delle tendenze finanziarie dell’ultimo periodo, a prescindere da quanto nei prossimi anni sentiremo ancora parlare di metaverso