Il successo di Monopoly Go

Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.

Già dal titolo Monopoly Go (prodotto da Scopely) può apparire come il classico videogioco mobile che molte delle persone che leggono questa newsletter neanche considererebbero. Io, invece, l’ho intercettato subito e per un motivo molto banale.

Quando è stato lanciato ad aprile su mobile c’erano diverse pubblicità piazzate soprattutto su Facebook e su Instagram; una di queste ha incrociato la mia compagna: che da quel momento su Monopoly Go, diventato un’abitudine quotidiana, ha speso almeno un’ora al giorno. Ora è settembre. Fate voi i conti.

Monopoly Go è praticamente Coin Master (di Moon Active, uno dei videogiochi mobile di maggior successo), ma con il marchio di Monopoly, appunto; quindi, un titolo derivativo, che di Coin Master riprende tantissimo, anche a livello di interfaccia:

  • al posto delle slot machine per accumulare denari, si tirano i dadi per muoversi lungo il tabellone e accumulare soldi, da usare, poi per migliorare le proprie costruzioni, operazione che fa salire man mano di livello; salendo di livello, si sbloccano nuove funzioni, come poter avere più soldi dagli affitti o poter avere più dadi gratuiti ogni ora;
  • al posto di attaccare i villaggi altrui, come accade in Coin Master, si attaccano le costruzioni altrui, anche qui per guadagnare soldi;
  • al posto di salire di epoca storica in epoca storica, si passa da un tabellone di New York a uno di Londra e poi a uno che ricorda una cameretta infantile;
  • anche in Monopoly Go, come in Coin Master, c’è un album con degli adesivi da raccogliere, via via più rari;
  • e poi, ovviamente, gli acquisti in-app, che permettono di ottenere – proprio come in Coin Master – nuove opportunità di muoversi (dadi nel caso di Monopoly Go).

Sembra un gioco abbastanza evitabile, no?

Invece, ad agosto Monopoly Go è stato capace di superare, per ricavi, giochi mobile molto più storici, come Candy Crush Saga (King), Honkai: Star Rail (Hoyoverse) e Pokémon Go (Niantic).

Da sinistra: la distruzione dei villaggi in Coin Master; quella in Monopoly Go; l’album di Coin Master; quello di Monopoly Go.

I numeri di Monopoly Go

Monopoly Go è arrivato ad aprile e i primi mesi li ha passati, in sostanza, ad attirare persone. I ricavi hanno iniziato a crescere verso luglio quando è stato il nono videogioco mobile per ricavi, proprio dietro a Coin Master, secondo i dati rilevati da App Magic e riportati da Mobile Gamer: 57,3 milioni di dollari.

GameRefinery ha fatto notare come a incentivare le spese degli utenti, soprattutto su iOS, sia stato il primo evento cooperativo. Per farla semplice, le persone potevano cooperare con altri quattro giocatori al massimo per far crescere una torta; man mano che questa cresceva (lanciando dadi e spendendo la corrispondente risorsa) gli utenti sbloccavano vari premi (dadi aggiuntivi, adesivi, soldi).

Lo so perché ci ho partecipato anch’io: ed effettivamente è stata una piacevole aggiunta, rispetto alla tradizionale esperienza di Monopoly Go.

“Sebbene l’evento non abbia avuto un impatto significativo sui download, i ricavi giornalieri su iOS sono raddoppiati dall’inizio dell’evento e il gioco ha saputo cavalcare il momento dopo la conclusione dell’evento con la distribuzione di ulteriori aggiornamenti”, ha sottolineato GameRefinery.

Ad agosto, poi, l’accelerazione: 79,74 milioni di dollari. Dietro solo a Honor of Kings e PUBG Mobile.

Monopoly Go è un gioco che ci è sfuggito, se guardiamo all’informazione specializzata. Non se ne è parlato perché, dai, è un videogioco mobile di Monopoly: perché dovrebbe essere interessante?

Eppure, ce n’era già motivo:

  • ci stanno lavorando 150 persone, sparse fra Regno Unito, Israele e Ucraina, supervisionate da Massimo Maietti, general manager e vicepresidente del prodotto di Scopely (ci arrivo dopo a questa società);
  • nelle prime due settimane di disponibilità, ad aprile, era già fra i videogiochi mobile più scaricati in vari Paesi del mondo – come Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Germania, Canada e Francia – sia su iOS sia su Android;
  • gli smanettoni saranno interessanti a sapere che ogni giorno vengono scaricati dai nodi della rete 400 TB di contenuti; e ogni minuto vengono effettuato 17 milioni di richieste per il matchmaking, l’abbinamento fra gli utenti per le varie funzioni multigiocatore. Volumi molto elevati;
  • in tutto ha ricavato 180 milioni di dollari in pochi mesi. Per dare un riferimento un altro popolare gioco di Scopely, Stumble Guys – un mezzo clone di Fall Guys, in cui bisogna superare sfide pazzerelle e arrivare per primi al traguardo sfidando altre trentuno persone e che lo scorso gennaio era stato scaricato oltre 270 milioni di volte – ha generato 80 milioni di dollari in due anni.

Se Monopoly Go tenesse un ritmo di 50-60 milioni di dollari ricavati al mese, presto ne sentirai parlare come un altro videogioco mobile ad aver generato oltre un miliardo di dollari.

Non deve sorprendere, quindi, che Hasbro – che possiede il marchio Monopoly ed è parte di Wizards of the Coast, a sua volta proprietaria di Dungeons and Dragons, il gioco di ruolo da tavolo che si trova in ogni atomo di Baldur’s Gate 3 – ritenga Monopoly Go un successo.

Un altro aspetto da considerare, analizzando Monopoly Go, riguarda il discorso di come i videogiochi mobile e i videogiochi per console/PC riescono ad attirare, in modo diverso, le persone: anche solo perché da una pubblicità su Instagram a giocare un videogioco mobile possono passare 30 secondi. Un sistema senza frizione che dovrebbe far riflettere chi sta puntando sul cloud, per intenderci.

Chi è il produttore di Monopoly Go

Dietro a Monopoly Go c’è Scopely.

Non è una società qualunque, sebbene nessuno dei suoi giochi abbiamo mai attirato l’attenzione generale; ma al solito perché non guardiamo. Stumble Guys lo ha acquisito dallo sviluppatore originale, la finlandese Kitka Games, a due anni dal lancio, a settembre 2022, quando già vantava circa 20 milioni di utenti giornalieri; ma Scopely ha lavorato su marchi popolari come Marvel, Star Trek, Scrabble, Yahtzee, WWE e The Walking Dead.

Soprattutto, di recente Scopely è stata comprata da Savvy Games Group, di proprietà del fondo sovrano saudita, per 4,9 miliardi di dollari.

Un’operazione che non va sottovalutata. Intanto, perché c’è di mezzo Savvy Games Group – di cui ho scritto approfonditamente in passato su Extra Time – e poi perché lo scopo è di portare l’esperienza di Scopely attorno ai videogiochi live service (quelli continuamente aggiornati) “in nuovi segmenti come PC, console e altri generi di gioco”, ha evidenziato Savvy Games Group quando ha annunciato la conclusione dell’acquisizione.

Eppure, dopo tutto questo, che avrebbe dovuto “svegliare” rispetto al valore di questa società, Scopely ha lanciato sul mercato un nuovo videogioco mobile e…non è stato coperto. Nonostante Monopoly sia un marchio molto popolare, perciò le potenzialità commerciali erano evidenti fin da subito.

Nei confronti del mobile c’è una radicata discriminazione: perché i giochi di Monopoly su console sono spesso stati recensiti dai siti specializzati; eppure di Monopoly Go non c’è traccia.

Ma d’altronde, non c’è traccia nemmeno della notizia per cui Supercell ha cancellato un suo gioco in sviluppo, Floodrush: e stiamo parlando di uno dei maggiori produttori mobile al mondo, dietro a videogiochi come Clash Royale e Boom Beach.

Mentre non guardiamo il mobile genera ogni trimestre nuovi successi; milioni di persone ne vengono attratte al di fuori del circolo dell’informazione, attraverso modalità di acquisizione che coinvolgono soprattutto i social network. Eppure anche questi videogiochi – le cui meccaniche alla fine influenzano pure gli ambiti console e PC, visto che la monetizzazione funziona molto bene – hanno un peso specifico rilevante nel settore.