Una lunga indagine di Dean Takahashi pubblicata su GamesBeat ha svelato quanto sia stato e sia tutt’ora difficile lavorare in Moon Studio, che ha realizzato Ori and the Blind Forest e, più di recente, Ori and the Will of the Wisps, a causa dell’atteggiamento dei due fondatori, Thomas Mahler e Gennadiy Korol.
In particolare, il racconto di chi continua a essere in Moon Studio e chi nel frattempo se ne è andato riguarda i frequenti insulti rivolti nella chat aziendale (Moon Studio lavora completamente da remoto e non ha una sede fisica); l’incapacità dei due fondatori di fornire un riscontro al lavoro altrui in modo costruttivo e senza aggredire; battute sessiste, razziste e misogine di fronte a tutti e, in generale, micro-aggressioni quotidiane.
Uno sviluppatore ascoltato da Takahashi ha paragonato lavorare in Moon Studio come morire per mille tagli anziché per un colpo di ascia netto: un’analogia atroce.
Sia durante lo sviluppo del primo gioco di Ori sia con il secondo, l’ambiente aziendale è stato difficile da sopportare per molte persone. Alcuni sono rimasti perché hanno dovuto aspettare che arrivassero le royalty sul gioco prima di ricevere i bonus promessi; altre persone se ne sono comunque andate perché non riuscivano più a lavorare in Moon Studio senza subire ulteriori compromissioni del proprio benessere mentale.
Ora Moon Studio sta lavorando al suo terzo gioco, per ora noto come Forsaken, che avrà toni più cupi. Per ora, non sembra essere cambiato niente e Mahler e Korol continuano a gestire Moon Studio in modo aggressivo e irrispettoso delle altre persone.