Netflix inizierà a produrre anche videogiochi e per farlo ha assunto Mike Verdu, dirigente con un’esperienza trentennale nell’industria videoludica. Ha lavorato per società come Electronic Arts e Oculus e negli anni 90 ha anche co-fondato uno studio di sviluppo, Legend Entertainment.
Non sono stati annunciati piani ufficiali rispetto a giochi e abbonamenti, ma le prime indiscrezioni indicano che Netflix includerà i giochi come contenuto per gli abbonati, quindi senza far pagare un costo aggiuntivo.
Il debutto di Netflix nei videogiochi, anche se non sappiamo ancora i dettagli, è l’ultimo esempio di una tendenza che vede molti produttori di servizi di streaming audiovisivo ampliare la propria offerta.
Dopo aver attivato Prime Video, Amazon ha iniziato a produrre videogiochi, sebbene fino a oggi con scarso successo, e ha avviato Luna, un servizio di streaming simile a Stadia di Google. Apple da tempo ha introdotto Arcade, che propone una selezione di giochi senza pubblicità su abbonamento, oltre a TV+.
Disney+ è il servizio di streaming video, ma la società offre le sue serie su licenza per giochi come Marvel’s Avengers di Square-Enix, Marvel’s Spider-Man di Insomniac Games e Star Wars: Fallen Order di Electronic Arts. Lo scorso gennaio, inoltre, Disney ha riaperto LucasFilm Games, che sta collaborando con Ubisoft su un gioco di Star Wars e con Bethesda per un’avventura di Indiana Jones.