Da circa un anno, Netflix ha iniziato a investire nei videogiochi: sono accessibili a chi è abbonato su iOS e Android, il catalogo è in costante aumento e nel frattempo Netflix ha acquisito tre studi di sviluppo (Night School Studio, Next Games e Boss Fight Entertainment).
Durante l’ultimo resoconto trimestrale, il direttore operativo di Netflix, Gregory K. Peters, ha spiegato meglio che ruolo la società intende far interpretare ai videogiochi nelle sue strategie future.
“Miriamo ad avere dei titoli che abbiano un impatto, che facciano parlare e creino entusiasmo ed eccitazione, che spingano le persone a iscriversi al servizio e poi ovviamente rimangano”, ha detto Peters.
Il principale criterio, naturalmente, è l’engagement: il tempo speso sui videogiochi; quante persone si sono iscritte – o sono rimaste abbonate – solo per i videogiochi, eccetera.
Recentemente, Netflix ha annunciato che realizzerà una serie animata basata su Exploding Kittens e ne farà anche un videogioco. Questo doppio binario per proporre a chi è interessato due modi di fruire di tale proprietà intellettuale è il modo in cui Netflix intende proporre contenuti diversificati, ha aggiunto Peters.
“È una cosa tipo uno più uno fa tre e poi si spera quattro e cinque, pian piano. Questa è il tipo di visione pluriennale che ci sta alla base”, secondo Peters.