PS5 e le nuove Xbox: il ciclo si ripete

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Ogni domenica invio una nuova puntata.

Se segui il settore, allora sai che le nuove console si trovano ben poco in giro: sono perlopiù non disponibili; e quando lo diventano, le scorte vengono esaurite in pochi minuti. Ciò vale sia per PlayStation 5 sia per Xbox Series X|S. Tale situazione ha dato forma a una narrazione per il quale la domanda sia stata superiore al solito; ma soprattutto per cui la disponibilità di unità nei negozi sia stata inferiore a quella delle precedenti generazioni. La mancanza di chip nel mondo tecnologico è evidente: ciò sta impattando non solo la produzione di PS5 e delle nuove Xbox, ma anche, per esempio, quella delle schede grafiche e dei processori per le auto (sempre più informatizzate) e per i PC.

Eppure, i dati raccontano una storia un po’ diversa. Dicono, per esempio, che Sony ha distribuito tante PS5 quanto PS4 ha spedito a fine 2013: 4,5 milioni di unità. Microsoft non rivela quante Xbox distribuisce.

La carenza di scorte è la prassi quando nuove console debuttano sul mercato; lo è ancora di più nel mezzo di una pandemia in cui i produttori di chip stanno recuperando molto lavoro arretrato e la domanda è più alta del consueto, spinta, per esempio, dai tanti PC venduti per lavoro da remoto e didattica a distanza. Le nuove console sono prodotti molto ricercati dagli appassionati; la difficoltà a reperirne una nei negozi è quindi fisiologica nei mesi che seguono il lancio.

A dimostrazione di ciò, in un contesto più normale per PS4 non fu diverso: le scorte hanno continuato a essere molto scarse se non addirittura nulle (123) per diversi mesi dopo il lancio, avvenuto in tutto il mondo a novembre 2013. Xbox One ebbe più fortuna: venne lanciata in Cina e in Giappone solo a settembre dell’anno successivo, il che aiutò a mantenere stabile la disponibilità nei negozi in Europa e in Nord America fin dal debutto sul mercato.


COSA SUCCEDERÀ ORA A STADIA?

Google ha annunciato che smetterà di produrre videogiochi per Stadia. Nel 2019, la società aveva creato Stadia Games and Entertainment, composta da due studi (uno a Montreal e uno a Los Angeles) per un totale di circa 150 dipendenti. A capo era stata messa Jade Raymond, veterana dell’industria con esperienze passate in Ubisoft ed Electronic Arts. Nessun gioco firmato Google ha ancora debuttato su Stadia. Per i dettagli dell’annuncio, leggete qui: ora voglio concentrarmi sul dopo.