Nel 2016 era molto difficile non incontrare qualcuno, soprattutto se nato negli anni 80 e 90, che non aveva la testa china sullo smartphone, apparentemente fotografando alberi e guardandosi attorno. Era appena uscito Pokémon Go, gioco mobile che unisce all’esperienza classica della serie (catturare creature di vario tipo e allenarle per farle combattere fra loro) l’uso della realtà aumentata, che permette di aggiungere elementi virtuali al mondo reale usando la fotocamera di un dispositivo come lo smartphone.
Cinque anni dopo, Pokémon Go ha superato i 5 miliardi di dollari di ricavi secondo le stime di Sensor Tower.
Anche durante la pandemia, quando le restrizioni hanno di fatto impedito agli utenti di esperire Pokémon Go normalmente, il gioco ha avuto un grande seguito. Lo sviluppatore, Niantic, ha integrato varie funzioni che permettessero di giocarlo anche in casa: molte di queste sono ancora attive, ma verranno presto eliminate in linea con la diffusione dei vaccini e il calo dei contagi in alcune parti del mondo e quindi della maggiore semplicità di uscire di nuovo e stare in compagnia di altre persone. Per esempio, era più facile che i Pokémon si avvicinassero alla posizione dell’utente anche quando non lasciava la propria abitazione oppure i Pokémon preferiti portavano con sé più doni giornalieri rispetto a prima.
La crescita maggiore nella spesa degli utenti (che possono acquistare con denaro reale, per esempio, delle sfere speciali per catturare i Pokémon oppure delle caramelle per semplificare la cattura) è stata registrata proprio nel primo semestre del 2021: +34% rispetto al primo semestre del 2020. I ricavi vengono generati soprattutto negli Stati Uniti (36,6%), Giappone (32%) e Germania (5,4%) e perlopiù sul Play Store di Google (52,8%).
P.S. Il popolare game designer di Nintendo Shigeru Miyamoto gioca soprattutto a Pokémon Go insieme alla moglie e ai suoi vicini di casa.