The Vale: Shadow of the Crown è un’esperienza da provare

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The Vale: Shadow of the Crown è un gioco pensato per essere accessibile, specialmente per gli ipovedenti: non ha una grafica; il gioco è totalmente basato sull’audio e sull’uso di pochi comandi sulla tastiera. È un’avventura fantasy in cui la protagonista è una principessa cieca, che può affrontare missioni secondarie e interagire con altri personaggi e deve viaggiare nel regno per ritrovare la sua famiglia. Puoi immaginarlo come un audio libro interattivo.

Inoltre, è una delle esperienze più intriganti che abbia mai provato.

The Vale mi ha colpito subito e mi ha fatto anche riflettere molto. Come detto, il gioco non ha alcuna grafica, proprio per simulare l’esperienza di chi non può vedere: la schermata di gioco è nera con alcuni piccole luci che sono solamente estetiche. Perciò i requisiti sono anche molto bassi e gira facilmente su un computer portatile privo di una scheda grafica dedicata e non recente.

Come funziona The Vale: Shadow of the Crown

Per sopperire alla mancanza di grafica e permettere comunque a chi gioca di capire cosa sta succedendo, il gioco sfrutta l’audio binaurale (se hai giocato Hellblade, sai di cosa sto parlando) per far percepire la distanza e la direzione da cui provengono i suoni. Così facendo è possibile combattere, muoversi verso un obiettivo e persino usare un arco.

I comandi sono pochi (W, A, S e D per muoversi e per parare i colpi; le frecce per attaccare e la barra spaziatrice per usare l’arco) e le meccaniche di gioco sono limitate: non ci sono enigmi e le missioni sono molto semplici. I combattimenti stessi sono assimilabili a un gioco di ritmo che a un’avventura 3D. Eppure, l’esperienza è molto coinvolgente nonché davvero interessante.

L’ho giocato a occhi chiusi, per evitare che gli elementi della mia stanza mi distraessero. E mi sono immerso in un mondo fantasy che ricostruivo nella mia mente man mano che camminavo fra i villaggi, interagivo con i mercati, combattevo i briganti e cacciavo gli animali.

L’aspetto più affascinante di The Vale è proprio questo. Esattamente come quando leggi un libro e provi a visualizzazione la scena e quella scena è soltanto tua e sarà diversa da quella visualizzata da chiunque altro, The Vale ti permette di creare un’esperienza visiva che è molto più personale di tanti videogiochi che vantavano una grafica complessa.

Ciò mi ha fatto inoltre riflettere sul peso che diamo alla grafica per entrare in un altro mondo: The Vale riesce a essere un’esperienza completa (sebbene un po’ limitata nelle dinamiche) nonostante sullo schermo ci sia unicamente una schermata nera. Basta chiudere gli occhi.