Giochi sulle nuvole

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Microsoft non vuole solo i servizi nel cloud, ma anche sviluppare giochi che sfruttino le potenzialità della tecnologia cloud per esperienze nuove.

A tal fine ha assunto Kimberly Swift, che ricoprirà il ruolo di senior director of cloud gaming. Swift ha lavorato da novembre 2019 a maggio 2021 come game design director per Stadia Games and Entertainment (divisione poi smantellata alcuni mesi fa). Secondo quanto scritto nel suo profilo LinkedIn, vanta anche esperienze in Electronic Arts, Amazon e Airtight Games. Soprattutto, Swift è stata capo designer di Portal e Left 4 Dead.

“Kim creerà un team focalizzato sulle nuove esperienze nel cloud, qualcosa che supporterà la nostra missione di convincere 3 miliardi di giocatori a giocare i nostri titoli Xbox” ha sottolineato Peter Wyse, responsabile delle pubblicazioni di Xbox Game Studios, in un’intervista a Polygon.

Qualcosa di simile Microsoft lo ha già tentato in passato. Crackdown 3 era stato promesso, per esempio, come portabandiera di ciò che il cloud di Azure (la grande infrastruttura cloud di Microsoft) avrebbe potuto fare nei giochi. La fisica degli edifici distrutti, in particolare, veniva gestita dal cloud nella modalità multigiocatore. I risultati sono stati modesti. O almeno, per niente sorprendenti: per quanto il cloud abbia effettivamente concesso agli sviluppatori di elaborare una quantità di informazioni che non sarebbe stato possibile calcolare solamente in locale, l’impatto sulla giocabilità è stato minimo.

Un altro esempio è Microsoft Flight Simulator, il più avanzato simulatore di volo mai realizzato. In questo caso, i risultati sono stati ben più evidenti. Microsoft ha fatto elaborare agli algoritmi di apprendimento automatico di Azure 2,5 PetaByte di dati satellitari delle mappe di Bing per ricreare il mondo virtuale in un modo incredibilmente dettagliato al punto che i giocatori possono orientarsi guardando fuori dal finestrino.