C’era un tempo in cui ogni nuovo Final Fantasy segnava l’anno di uscita: era il ritmo del tamburo dell’industria.
Ancora oggi, tanti dei giochi della serie di Square-Enix, da Final Fantasy 7 a Final Fantasy 10, vengono ricordati come alcuni dei punti più alti toccati sia dal genere, i giochi di ruolo giapponesi, sia dal settore intero.
Per un certo periodo, anzi, la serie Final Fantasy è stata considerata uno degli esempi della supremazia della creatività videoludica giapponese rispetto a quella occidentale.
Quei tempi sono sempre meno evidenti oggi; ma un Final Fantasy, pur con un impeto minore che in passato, resta sempre un’uscita rilevante. Sia perché ci dice qualcosa di come un’azienda molto giapponese come Square-Enix si muova nell’attuale settore sia perché i numeri di Final Fantasy sono ancora rilevanti.
Final Fantasy 15, per esempio, ha venduto 10 milioni di copie e l’operazione di rifacimento di Final Fantasy 7, che ora sappiamo sarà una trilogia, rappresenta una delle operazioni di marketing nostalgico più avvincenti dell’ultimo periodo.
Ciò per dire che quanto riguarda Final Fantasy 16 dà risposte a entrambe le questioni – come tiene banco Square-Enix e come Final Fantasy interpreta o no i cambiamenti dei videogiochi.
In una serie di interviste, il producer del gioco Naoki Yoshida, noto per aver ridato smalto a Final Fantasy 14 (che oggi conta 24 milioni di persone registrate) dopo un inizio ingarbugliato, ha spiegato alcune direzioni che prenderà – o non prenderà – Final Fantasy 16, per ora previsto solo su PlayStation 5 nel 2023:
- il gioco non avrà un’ambientazione a mondo aperto. Secondo Yoshida. dare modo di navigare in grandi spazi aperti ma non nel mondo intero permette di dare a chi gioca “una sensazione migliore di scala globale”;
- non verrà gestito un gruppo di personaggi, ma solo il protagonista: gli altri membri del gruppo saranno invece guidati dall’Intelligenza Artificiale;
- i combattimenti con i boss finali avranno dinamiche di gioco differenti, che “non si ripeteranno due volte”;
- sarà inclusa una modalità assistita per concentrarsi sulla storia in modo che “anche coloro che non sono bravi nei giochi d’azione potranno goderselo tranquillamente”.