John Riccitiello ha lasciato la posizione di presidente e amministratore delegato di Unity, ha annunciato la società con un comunicato stampa. Riccitiello sarà sostituito temporaneamente da James M. Whitehurst, che quindi sarà amministratore delegato ad interim fino a che il consiglio di amministrazione della società non incaricherà una persona a tempo indeterminato.
Non sono state fornite spiegazioni per l’allontanamento di Riccitiello, che rimarrà come consulente per assicurare “una transizione fluida”, e quindi non è possibile, oggi, sapere se le recenti polemiche riguardo a un cambio di politica sui prezzi di Unity abbia influenzato questa decisione. Unity non ha mai generato utili – da qui anche la scelta di aggiornare le tariffe – e in borsa ha perso il 56% del valore negli ultimi cinque anni, nonostante una crescita del 10% dall’inizio del 2023.
Whitehurst, che sostituirà Riccitiello, ha lavorato in passato come presidente di IBM, a cui si è unito dopo che IBM ha acquisito Red Hat, fornitore di servizi di telecomunicazione per le imprese.
Secondo Whitehurst Unity è “ben posizionata per continuare a migliorare la sua piattaforma, rafforzare la comunità di clienti, di sviluppatori e di partner e focalizzarsi sulla sua crescita e sugli obiettivi di profittabilità”.
Nelle scorse settimane Unity ha annunciato un cambio di politica per il suo omonimo motore grafico, usato da migliaia di sviluppatori di videogiochi, che imponeva un pagamento per ogni installazione, a prescindere dal guadagno dello sviluppatore. Dopo considerevoli lamentele da parte degli sviluppatori, Unity ha annunciato una profonda revisione: introdurrà un pagamento pari al 2,5% solo per i ricavi superiori al milione di dollari e solo per chi è iscritto al piano Pro o a quello Enterprise, ossia quelli dedicati agli studi di medie e grandi dimensioni. I piccoli sviluppatori sono esclusi, quindi.
In passato Riccitiello è stato anche al centro di uscite poco consone con il suo ruolo, come quando ha definito “fottuti idioti” gli sviluppatori che non monetizzano a dovere i loro videogiochi. In generale, il rapporto fra Riccitiello e la comunità di sviluppatori di videogiochi è sempre parso molto difficile.